- 1 Un elemento centrale
- 2 Cosa s'intende per capienza
- 3 I valori di riferimento
- 4 La pulizia manuale
- 5 Lo svuotamento automatico
Un elemento centrale
Una delle componenti indispensabili, che costituiscono un robot aspirapolvere, è il serbatoio. Questo può avere varie grandezze, a seconda delle caratteristiche offerte dal prodotto sul quale è montato. Alcuni degli apparecchi che effettuano sia l’aspirazione che il lavaggio, sono provvisti addirittura di due contenitori: uno per la gestione dell’acqua e l’altro per il raccoglimento dei rifiuti. Non si tratta, tuttavia, di una regola fissa. Perché alcuni robot, pur essendo sia aspiratori che lavapavimenti, si servono di un solo serbatoio, utilizzato di volta in volta per l’una o l’altra opzione.
Cosa s’intende per capienza
Scorrendo la scheda tecnica di un robot aspirapolvere, l’informazione relativa al serbatoio salta subito all’occhio. E’ indicata con il nome di capacità e fornisce, in buona sostanza, il suo volume. Ovvero sia, la quantità di rifiuti che esso riesce ad includere. Per praticità, questo valore può essere espresso in litri o millilitri. Si tratta di una informazione molto importante. In particolare, se parliamo di un apparecchio che funziona in totale autonomia.
Insomma, il robot funziona anche finché il serbatoio non si riempie. Una volta che questo ha raggiunto il massimo stadio di riempimento, bisogna necessariamente liberarlo. Un’operazione che, sulla maggior parte dei prodotti in commercio, deve essere effettuata a cura dell’utente.
I valori di riferimento
Vero è che, la capienza del serbatoio di un robot aspirapolvere, è appositamente studiata per garantirne un uso il più possibile pratico e prolungato. Essa corrisponde, quindi, di norma, ad una capacità sufficientemente elevata, che arriva a comprendere anche più operazioni di pulizia successive. Si tratta, chiaramente, di una indicazione espressa in maniera generale. Di fatto, molto dipende dal reale valore di questa capacità.
Quello che fa la differenza su questi dispositivi, è la gestione dei rifiuti fornita dal filtro. Se il filtro è di buona qualità, esso deve essere in grado di lasciare passare solo i rifiuti all’interno. Evitando, quindi, di catturare anche le particelle d’aria, che vengono inevitabilmente risucchiate dal macchinario, nel momento in cui preleva lo sporco dalla superficie.
La pulizia manuale
Dicevamo che, in genere, il serbatoio va svuotato in modalità manuale. A seconda del prodotto preso in esame, questa operazione può essere più o meno rapida e pratica. E’ però utile tenere sempre presenti delle semplici, ma molto efficaci, regole di buon senso. Affinché la capienza del serbatoio venga sfruttata al meglio.
In secondo luogo, è buona norma vuotare ciclicamente sia il cassettino di raccolta che il sacchettino, ove questo sia presente. Accertarsi che il serbatoio del dispositivo sia vuoto, specie quando si deve iniziare un lungo ciclo di pulizie, è difatti un’accortezza fondamentale.
Lo svuotamento automatico
Solo i robot più evoluti permettono anche lo svuotamento automatico del serbatoio. Questo avviene, in genere, presso la stazione di ricarica delle batterie. Sempre che essa sia fornita degli accessori opportuni. Accessori che potrebbe essere necessario acquistare a parte. Anche se il robot fosse fornito della predisposizione tecnica necessaria al loro impiego.
I robot dalla tecnologia più basica, non includono neppure quest’ultima funzionalità: il livello del serbatoio va quindi verificato al bisogno.